Di ritorno sul blog dopo un periodo di assenza !!! vengo velocemente a descrivere due belle escursioni fatte in compagnia, nella meravigliosa Valtournenche ( la valle chiusa che porta ai piedi del Cervino ) . Della comitiva questa volta sono partecipi Vale, Simo , Fede e io , partenza giovedì mattina sulle 7:30, prendiamo l’autostrada e in poco più di 4 ore siamo in Val d’Aosta. La prima tappa del viaggio prevede la visita al Forte di Bard, bellissima fortificazione medievale dove all’interno sono presenti a rotazione mostre di livello internazionale, noi visitiamo “il Museo delle Alpi” ( cenni storici sulle popolazioni, sul clima e sulla storia delle montagne ) , la mostra fotografica naturalistica di Stefano Unterthiner ( noto fotografo ) e le famose prigioni del forte ( con cenni di storia e spiegazioni del Forte stesso ).
La prima metà della giornata quindi si conclude con l’arrivo in campeggio a Valtournenche e l’apertura della tenda che diventerà la nostra casa per le prossime 2 notti ( l’ultima notte la passeremo in rifugio tra il Cervino e il Massiccio del Monte Rosa ) . Dopo aver preparato tenda e sacchi a pelo cominciamo a predisporre la cena , nel frattempo il freddo inizia a farsi sentire, Valtournenche è una valle stretta , costeggiata da alti pendii e pareti di granito che , proprio nel punto del campeggio , fanno rapidamente sparire il sole dopo le 17:00. Poca luce quindi e di conseguenza poco calore e freddo a farla da padrone !!! La notte scorre tranquilla e la mattina del giovedì siamo svegliati dal canto dell’aquila che veleggia sopra alla valle…un suono inconfondibile ( nel pomeriggio di mercoledì avevamo avvistato due esemplari con i binocoli del Simone ) .
Predisponiamo quindi il tutto per la prima escursione, saliremo da Cervinia 2000 metri circa ( nota meta turistica ai piedi manco a dirlo del Cervino ) al Rifugio Duca Degli Abruzzi 2810 metri .
L’escursione è fattibile per chiunque, il dislivello è di tutto rispetto ( circa 800 metri ) ma bisogna dire che il sentiero / strada sterrata, aiuta anche i meno allenati a salire con tutta calma e senza strappi il versante del monte costeggiato dai ghiacciai meravigliosi del Mont Tabel e del Cherillon. Il sentiero è inconfondibile e si prende dal grande parcheggio gratuito posto a nord ovest di Cervinia, molto comodo e si sale dolcemente per la strada!.
Iniziamo quindi l’escursione tra bellissimi pascoli e la mole del Cervino che in questa prima parte della mattinata risulta stranamente sgombra dalle nuvole e ben visibile. Guardando questa piramide che svetta davanti a noi vengono alla mente e si concretizzano davanti agli occhi le innumerevoli vicende alpinistiche che l’hanno vista protagonista negli anni del grande alpinismo di scoperta ! I grandi alpinisti quali Bonatti , Carrel , Whymper a quelli dei giorni nostri come Hervè Barmasse hanno sempre dato il massimo per salire questo “SIMBOLO” di montagna….si , perchè il CERVINO E’ LA MONTAGNA PER ECCELLENZA, forse la più famosa e annoverata…la verticalità della roccia , questo ammasso piramidale sembra quasi irreale da quanto sia bello e perfetto nelle linee…è una visione che ti calamita lo sguardo…sempre
Salendo di quota le visioni cambiano, passiamo davanti a molte cascate e ruscelli che portano l’acqua derivante dallo scioglimento dei ghiacciai giù a valle, la strada si snoda a volte in falsopiano a volte salendo con qualche tornante verso quota 2700 m. in vista del rifugio , posto su di una sella naturale vicino ai ghiaioni che portano alla famosa Cresta del Leone ( via di salita Italiana alla cima del Cervino ) . Verso l’ora di pranzo arriviamo al rifugio che è letteralmente preso d’assalto dagli escursionisti…tira una bella aria !! ….siamo circa a 0° , ma ci ripariamo dalla brezza fredda e riusciamo a mangiare tutti assieme… Poco dopo la calca svanisce come per incanto e ci tuffiamo all’interno del rifugio per un thè caldo…finalmente l’atmosfera ritorna tradizionale , il rifugio risulta bello e pulito, con ottime finestre che guardano al massiccio del Monte Rosa. Dopo la pausa e le foto di rito , cominciamo la discesa verso valle , dove arriveremo a metà pomeriggio…tutto è filato liscio…prima giornata veramente incantevole…c’è anche il tempo di mettere i piedi nel ruscello gelato…un toccasana !!!
Dopo una bella pizza a Valtournenche , ci ributtiamo nei sacchi a pelo di buon ora…il giorno seguente saliremo sopra quota 3300 metri al rifugio Teodulo nei pressi dell’omonimo passo , crocevia importantissimo per gli alpinisti che da qui partono per affrontare le cime del Monte Rosa ! La mattina ci svegliamo , smontiamo il campo e carichiamo l’auto per poi salire a Cervinia agli impianti di risalita. Io e Vale prendiamo solamente il primo tratto di ovovia , per poi salire gli 800 metri che ci separano dal rifugio , Simone e Federica prendono invece anche il secondo tratto per poi collegarsi al nostro sentiero in quanto Federica ha male ad un ginocchio e non vuole, giustamente , affaticarlo troppo .
Ci salutiamo e io e Vale Partiamo verso il rifugio tramite quelle che d’inverno sono chilometriche piste da sci e che in estate sono delle strade sterrate, purtroppo devastate dagli impianti di risalita. Poco male, sarà un bell’allenamento di fiato e gambe. Saliamo regolari e senza strappi fino a quota 3000 dove ci riuniamo a Simo e Fede…è circa mezzoggiorno e decidiamo di rifoccillarci con un paio di panini. Da quota 3100 tocchiamo la prima neve , e saliamo quindi fino al rifugio con un cielo coperto dalle nuvole che ultimamente si sono fatte leggermente minacciose. Arriviamo al rifugio in perfetto orario…alle 14:00 circa , ci facciamo dare la stanza , meravigliosa ( anche se strettina ) 5 posti letto e pulita….sistemiamo le nostre cose e scendiamo in sala da pranzo a rilassarci tra riviste di montagna e giochi in scatola. Verso le 15:00 Vale e Fede vanno a fare un pisolino, io e Simone invece approfittando di una finestra di cielo quasi libere dalle nubi saliamo al vicino Corno del Teodulo , piccolo avamposto roccioso sopra al rifugio raggiungibile con una via normale predisposta con funi metalliche su rocce , a volte friabili… Il Corno , anche se non rilevante dal punto di vista alpinistico , offre una visuale INCREDIBILMENTE BELLA sui ghiacciai del Rosa, e in primo piano sul Breithorn, cima di 4165 che si staglia sulla destra dopo il Piccolo Cervino ( 3883 metri ). Io e Simone abbiamo molta fortuna, il cielo si apre quasi completamente proprio la mezzora che siamo in vetta…che visioni meravigliose !
Dopo aver chiamato Federica e Vale e averle salutate dalla vetta , scendiamo nuovamente verso il rifugio…e dopo essere arrivati il cielo si copre nuovamente con delle nubi scure e comincia a nevicare….e alla grande….sensazione strana a ferragosto !!!!!
Il Cervino oggi non l’abbiamo potuto ammirare, sempre sotto alle nubi , ha lasciato solamente intravvedere le sue pareti verso sera ma poi è tornato sotto ad una coperta bianca coccolato da un forte vento…” speriamo in domani ” …penso
la mattina seguente ci svegliamo verso le 7:00 per la colazione, scendiamo e le nubi sono fortunatamente quasi scomparse…tranne che , logicamente , sul Cervino…facciamo una ricca colazione e prepariamo lo zaino per la discesa, fuori ci sono -7° con una brezza bella ghiacciata…le condizioni meteo ci fanno desistere dal partire subito verso valle e aspettiamo una mezzora al caldo del rifugio…ad un tratto…complice il vento in alta quota finalmente il Cervino si scopre quasi completamente e io decido di affrontare un pò di freddo ed esco per qualche foto panoramica. Poco dopo vengo raggiunto per pochi istanti da Vale e le faccio un paio di foto ! FINALMENTE !!!