Ottobre inoltrato, si presenta un bel weekend inaspettato di meteo perfetta e stranamente calda , ancor più strano è che Simone è libero…“allora che si fa ??? si va a gustare un pò di colori autunnali nelle nostre amate dolomiti !!! “
Partiamo poco prima di pranzo in direzione del rifugio Lagazzon ( Vallada Agordina ). L’obiettivo di questa due giorni sarà riacquistare un po’ di dialogo con le terre alte. E’ da tempo che non saliamo in quota , tanto di più che non lo facciamo insieme , io e Simone, le premesse quindi per passare un po’ di bel tempo in compagnia sono ottime.
L’idea è quella di godersi un’uscita in perfetto stile avventu-fotografico , vale a dire…andiamo via due giorni, a fare foto, e con noi nello zaino portiamo tutto….ma proprio tutto ! perchè diciamocelo chiaramente, ormai il tempo per andare in montagna per entrambi è poco…allora le occasioni vanno prese al volo e non si può non puntare ad uscite di grande soddisfazione…ecco, se fossimo al tavolo da poker la parola giusta sarebbe “all in“…
la follia che stiamo per accingerci a compiere la capiamo al volo non appena ci carichiamo gli zaini in spalla…”oplà !” dicono le nostre schiene…io dico qualcos’altro…Simo è più diplomatico…dopotutto è un prof…la mette sulla filosofia…io nelle imprecazioni…due punti di vista ma entrambi validissimi… 😀
Sono le 14:45 quando lasciamo l’auto in direzione del bivacco Col Mont, l’obiettivo però non sarà il bivacco, ma il lago dei Giai uno specchio d’acqua incastonato tra le cime d’Auta, un vero e proprio diamante naturale poco conosciuto. Saliamo regolari e arriviamo al bivacco dopo circa un’ora di sudore e fatica…così dedichiamo una pausa alle nostre povere spalle.
Dopo circa 10 minuti ci rimettiamo nuovamente in cammino e puntiamo alla forcella dei Negher. Il sole del pomeriggio comincia a scendere allungando le ombre, l’atmosfera si fa fiabesca con gli ultimi raggi che illuminano le cime sopra di noi…purtroppo però siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia quindi decidiamo di fermarci e goderci il tramonto poco sotto la forcella.
Dopo averla oltrepassata notiamo subito sotto di noi il nostro “campo base” per una notte…il lago…scendiamo veloci per decidere dove posizionare le tende e scegliamo un piccolo fazzoletto di erba a due passi dall’acqua sulla sponda ovest…un vero paradiso, ovviamente tutto solo per noi.
La temperatura nel frattempo scende vertiginosamente…letteralmente dalle maniche corte al piumino in 10 minuti, ne approfittiamo per cenare, con 4 porzioni di Saikebon ( piacevole scoperta, se non altro per il brodo caldo che certo ci fa stare gran bene e ci scalda alla grande ) , nel frattempo il buio cala sopra le nostre teste e ceniamo con una meravigliosa stellata, allora perchè non cominciare una bella sessione fotografica notturna ? Cavalletto , telecomando , reflex , obiettivo…e via a scattare per una buona ora e mezza con il lago che sembra uno specchio e riflette le montagne e le stelle della via lattea.
Sono le 21:30 circa quando decidiamo che è il momento di coricarsi dentro i sacchi a pelo, prima però voglio provare a scattare la magia della notte e la luce delle tende…ne esce una foto spettacolare…ora si che sono appagato…vado a dormire 😀
Per l’indomani mattina decidiamo di impostare la sveglia per le 05:00 con l’obiettivo di godersi l’alba dalla cima del monte alto d’Auta…sono 400 metri di dislivello, quindi non un gran che, ma è meglio se ce la prendiamo comoda e saliamo con tutta calma…
Ci svegliamo all’ora prestabilita e lasciamo il campo ancora avvolti nelle tenebre, saliamo nuovamente alla forcella, questa volta molto leggeri ( solo macchina fotografica e piumino ) , ci incamminiamo sul sentiero che tra creste, saliscendi e qualche tratto attrezzato con cavo metallico ci porta in circa un’ora alla panoramica cima…
Nel frattempo il sole comincia ad illuminare il paesaggio circostante, prima di tutto la parete sud della Marmolada, che da qui si può ammirare in tutta la sua imponenza, poi tutte le altre cime attorno a noi si colorano di rosa, rosso ed infine giallo intenso…è di nuovo giorno e siamo ovviamente da soli a salutare la nascita del sole.
E’ ora di scendere nuovamente a valle…abbiamo tutto il campo da sistemare, quindi ringraziando i “monti pallidi” per questa nuova stupenda avventura cominciamo a puntare nuovamente al lago e alle nostre tende dove arriviamo di li a poco…all’arrivo non possiamo che scattare ancora una volta il fantastico riflesso del lago alla luce del giorno…coronamento di un week end veramente spettacolare.
alle prossime uscite
A N D R E A