Le condizioni sciistiche in Dolomiti non sono state un granché fino alle scorse settimane , dopo le nevicate di novembre , che hanno anche regalato un bel metro ( e talvolta anche di più ) di neve fresca…. il freddo , il vento e la mancanza di precipitazioni hanno reso il fondo molto duro e ghiacciato…fortunatamente però sabato scorso una piccola nevicata ha regalato circa 15 cm. di nuova neve fresca , quindi io e Lorenzo decidiamo di “rispolverare” nuovamente gli sci d’alpinismo.
I progetti per la primavera infatti sono già delineati e se vogliamo essere pronti ( o quasi ) sarà bene allenarsi nel fiato e nelle gambe… La settimana corre veloce, sempre con un occhio al bollettino valanghe emanato quotidianamente dall’ A.r.p.a.v. che per fortuna non sale mai oltre grado 2 ( moderato ) , quindi le condizioni sono quasi perfette, dobbiamo assolutamente approfittare dell’alta pressione , possibilmente con una gita panoramica e non troppo impegnativa. Dopo qualche ricerca scegliamo di salire alla Punta Ciadine ( 2885 m. ), vetta secondaria del gruppo di Cima Uomo ( elevazione caratteristica che domina tutta la zona del passo San Pellegrino ) .
Quella di oggi è una gita sci alpinistica molto conosciuta e frequentata, che con circa 1000 metri di dislivello positivo , difficoltà e pendenze mai eccessive e non ultimo, un contorno naturale straordinario ne fanno a tutti gli effetti una classica gita della zona !
Sabato sera all’ultimo si aggiunge anche mio fratello, che però è sprovvisto di sci e che quindi si concederà una una piccola passeggiata nei dintorni. Partiamo da casa alle 5:30 , dopotutto oggi di strada in auto non ne faremo tantissima, possiamo prendercela relativamente comoda, arrivati al passo alle 8:30 circa, svoltiamo a destra al bivio con le indicazioni verso il rifugio Flora Alpina e il rifugio Fuciade….poco prima del rifugio dopo un ponte parcheggiamo in un piccolo parcheggio posto sulla destra .
Al nostro arrivo ci sono già delle auto posteggiate e alcuni sciatori sono in partenza…la giornata è veramente straordinaria , in cielo non c’è una nuvola ( rimarrà così quasi tutto il giorno ) , la temperatura è gradevole con -7° , ma contiamo che salga un pò con l’arrivo del sole … il contorno di cime innevate dalla sera prima è veramente splendido…cosa volere di più ? Si parte !
Poco prima del piccolo ponte nei pressi del parcheggio si incontra la strada battuta dal gatto delle nevi che sale alla località Fuciade, piccolo agglomerato di masi e casette di legno, bellissima e famosa per l’omonimo rifugio … dopo la prima parte di semplice strada, quando siamo quasi arrivati ai masi deviamo vero nord dove parte una traccia evidente che sale dolcemente verso le cime con un traverso lungo in direzione nord ! Salutiamo mio fratello che decide di proseguire la passeggiata facendo una sosta in rifugio…
La salita sci alpinistica consente di guadagnare il passo delle Cirelle, ( 2680 m . ) tramite due pendii di moderata pendenza ( è necessario che il manto nevoso sia assolutamente assestato ).
Il primo pendio si inerpica tra il Palon del Jigolè e il Sass de Tascia, il secondo invece che si percorre sempre lasciandosi sulla destra lo stesso Palon , dopo qualche zig zag ti consegna al passo super panoramico ! …Noi, dopo l’interminabile traverso , attacchiamo con molta calma il primo pendio…gustandoci il pazzesco panorama che come una cartolina inquadra la skyline delle Pale di San Martino a sud…dopotutto la temperatura è eccezionale ( nel frattempo si è alzata di qualche grado ) , di nuvole non se ne vedono e abbiamo tutto il tempo di salire concentrandoci sulla classica cadenza dettata dalla forma fisica… ( carente per quanto mi riguarda 😀 ).
Nel frattempo , la traccia di salita si intasa di sciatori…moltissimi dietro di noi arrivano di gran lena e noi li lasciamo tranquillamente passare , nel frattempo notiamo anche i primi skialper che cominciano a scendere, li osserviamo con un pò di apprensione…anche perché sono sopra le nostre teste e stanno tracciando per primi il pendio immacolato di neve fresca…è meglio essere pronti a qualsiasi evenienza.
Quando però notiamo che le condizioni sono pressoché ottimali torniamo “mente e corpo” alla gran fatica della salita…la quota si fa sentire e le pause cominciano a farsi frequenti !
Arriviamo finalmente al Passo Cirelle e il panorama già splendido fino ad ora si completa spettacolare anche a nord , dove si nota la poderosa parete sud della Marmolada, e tutti i gruppi della val di Fassa , Sasso lungo e Sasso Piatto tra i tanti…
Nel momento esatto in cui ci alziamo dal passo verso la dorsale che porta in cima , siamo investiti da una folata di vento gelida tremenda…mi fermo subito, e con fare frenetico dallo zaino tiro fuori e indosso immediatamente il wind stopper ( la giacca anti vento ) …incredibile come possa cambiare la percezione di temperatura da un momento all’altro…in pochi secondi non sento più le dita delle mani e sono costretto anche a cambiare i guanti con quelli pesanti…
Dopo circa 20 minuti dal passo siamo finalmente su Punta Ciadine …ci complimentiamo a vicenda e gustiamo ancora una volta il panorama , prima di concentrarci sulla discesa…
Dopo aver riposto le “pelli” nella zaino, siamo pronti per cominciare la lunga discesa verso valle…i primi dolci pendii si rivelano ottimi per prendere un pò di “mano” in vista delle due rampe impegnative che portano al Fuciade…scendiamo lineari e puliti intervallando alcune pause a delle belle virate su neve fresca che si rivela veramente soffice …siamo super contenti ! la prima delle due rampe inclinate fila alla grande… la seconda un pò meno…complice la qualità della neve e il fondo ghiacciato …poco male, con il lungo traverso ( lo stesso che ci aveva fatto penare all’andata siamo di nuovo al Fuciade dove ci aspetta mio fratello , che nel frattempo è tornato da una bella passeggiata alla “Forca Rossa” . Dopo esserci riuniti ricominciamo la discesa verso l’auto dove arriviamo di li a poco…siamo stanchi…ma veramente APPAGATI !
alle prossime uscite quindi , sperando con tutto il cuore che arrivi ancora tanta tanta neve , l’alta quota ci aspetta !
A N D R E A