Sci alpinismo primaverile d’alta quota, salita al monte Cedevale in un week end dai panorami spettacolari.
7 Maggio 2024

Il lago d’Arpy in val d’Aosta è una delle mete più famose e fotografate di questa bellissima regione montuosa, è un po’ come quando si sente parlare del lago Sorapiss, la bellezza di questi due specchi d’acqua ai lati opposti dell’arco alpino è blasonata , sono effettivamente meravigliosi. Il primo, appunto, in val d’Aosta, il secondo in Veneto , il primo con la bellezza delle Grandes Jorasses a specchiarsi sulle sue acque cristalline, il secondo dove la bellezza slanciata del “dito di Dio” ( cima secondaria del massiccio del Sorapiss ) di eleva sopra alle acque incredibilmente azzurre del lago stesso.

Due bellezze naturali autentiche, se non fosse per l’enorme affluenza di turisti ed escursionisti che ne intasano i sentieri di avvicinamento durante tutto il periodo estivo. Non è questo il luogo per fare “processi” alla fruizione più o meno consapevole delle terre alte, è forse un suggerimento, talvolta, a cambiare prospettiva, perchè si sa, quando ti alzi di quota, anche di poco, la vista cambia e un impegno fisico di poco superiore allo standard, può regalarti emozioni di gran lunga più intense rispetto a dove la gente in massa si ferma appagata “dall’antipasto” 😀

le ferie estive di quest’anno mi consentono di salire al lago d’Arpy con tutta la famiglia, non ci siamo mai stati, le foto in rete parlano da sole per l’unicità del luogo quindi vista la giornata che promette una meteo molto favorevole decidiamo di testarne la bellezza di persona.

Per arrivare al lago si segue una bella strada bianca che con qualche balzo in salita ti consegna direttamente dopo un’ora e mezza circa ( tempistica con bimbi al seguito ) allo specchio d’acqua con meravigliosa vista sulle Grandes Jorasses, gruppo montuoso secondario rispetto alla cima del monte Bianco ma ugualmente leggendario in quanto a storia alpinistica e bellezza estetica, si può ammirarne l’intera cresta che dal Dente de Gigante corre fino alla Punta Walker…sublime è dire poco.

lo splendido lago d’Arpy con dietro le quinte le Grandes Jorasses

Per fortuna siamo tra i primi arrivati al lago e questo ci consente di trovare un angolo d’ombra con vista mozzafiato, la giornata continua ad essere molto bella, senza una nuvola in cielo , quindi dopo mezzora di pausa decido di fare in velocità i 500 metri di dislivello in salita che ci separano dal lago di Pietra Rossa. Studiandone la posizione dalle cartine topografiche lo vedo assolutamente in una posizione perfetta per scattare qualche foto con tutto “il Bianco” di fronte, perchè in teoria questi 500 metri in più di quota quasi sicuramente consentiranno di vederlo nella sua interezza.

Mi dirigo verso il sentiero che parte a sud del lago e affronto il vallone verdeggiante che mi fa salire di quota. Lo scenario è spettacolare e suggestivo, i pascoli man mano lasciano spazio alle pietraie e due cascate rumorose mi fanno compagnia, la “ressa” del lago sottostante in 10 minuti è un ricordo…solo silenzio e pace, siamo in pochi camminatori a solcare questo ripido sentiero sotto al sole cocente…meglio così !…salgo deciso e senza fermarmi, sono ansioso di vedere la bellezza che mi attende…o almeno spero !

in salita al secondo lago, risalgo il vallone
in salita il panorama comincia ad aprirsi

Nel frattempo la vista comincia a cambiare, lasciando vedere la bellezza della montagna più alta d’Europa tutta davanti ai miei occhi.

lo spettacolo della vista risalendo il vallone

In circa 1 ora di salita, dopo aver attraversato un paio di volte alcuni corsi d’acqua e dopo aver salito una quantità indefinita di gradoni di pietra finalmente arrivo al lago di Pietra Rossa , questa volta quasi deserto, solo qualche trekker è seduto sulle sue rive a rifocillarsi.

in risalita
le meravigliose cascate
ambiente suggestivo

L’assenza totale di vento e la posizione del lago alquanto riparata rendono le acque quasi uno specchio ideale per delle foto riflesse , la mia idea sarebbe quella di scattare il Monte Bianco specchiarsi completamente, ma per farlo devo andare sul lato opposto del lago stesso.

Lascio il sentiero battuto e provo quindi a farmi strada in mezzo alla pietraia facendo particolare attenzione, in quanto i massi talvolta si muovono pericolosamente quindi il rischio di farsi male è molto alto…ma faccio attenzione e proseguo…

l’arrivo al lago

Finalmente quando arrivo a metà del giro del lago le cime pian piano cominciano a specchiarsi fino ad avere tutto il versante solo per me…che meraviglia !

solo la cima del Bianco a specchiarsi
meglio di così è difficile

Dopo aver scattato le ultime fotografie è tempo di scendere a valle, dopotutto la mia famiglia sta aspettando per il pranzo e non voglio fare tardi…con molta attenzione proseguo il giro del lago fino a completarlo riconnettendomi al sentiero e dopo aver goduto un ultima volta della bellezza di questi luoghi decido di scendere definitivamente.

PS: unica nota da tenere in considerazione è che per fare queste foto sono uscito dalla traccia del sentiero, e come ho scritto il percorso nelle pietraia è risultato parecchio insidioso…bisogna fare molta attenzione !

alle prossime uscite !

A N D R E A