Alla fine dell’ultima escursione, mi ero ripromesso di rispolverare la macchina fotografica per tornare in quota e scattare un pò di foto…fortuna è, che una settimana di cielo autunnale terso e con ottima visibilità mi fa capire che potrebbero esserci delle condizioni vantaggiose per godersi qualche ora di solitudine e freddo. Valutando l’angolazione del sole al tramonto , condizioni atmosferiche e di neve in quota decido che la meta sarà il Sass Pordoi. Già affrontato in più di qualche occasione, anche in questo blog, non l’avevo mai salito in condizioni quasi invernali, dal passo alla cima, in prossimità della stazione a monte della funivia… ( logicamente chiusa prima della stagione invernale).
Siamo io e mio fratello Giovanni, partiamo da Padova alle 9 e 30 e arriviamo alle 13:00 al passo, la giornata come sperato è tersa e fresca, l’ottima visibilità ci consente di ammirare il panorama per chilometri…tutto pronto…partiamo ! ….. Saliamo rapidamente di quota, lasciando dietro di noi le poche auto e pullman di tedeschi presenti al passo, puntando alla forcella Pordoi. Da sotto vediamo a occhio nudo le folate di vento che spazzano i versanti nord delle cime, ma qui, al riparo dal vento, al sole… fa caldo e molto…siamo costretti a toglierci i vestiti invernali…gli zaini sono pesanti..ma il giusto…Attacchiamo la forcella, seguendo la traccia del sentiero, e poco prima di arrivare al punto intermedio della nostra salita ci fermiamo, vortici di neve e vento la stanno spazzando…saggiamente ci vestiamo…appena arriviamo nei pressi del rifugio il vento ci raggiunge come una sberla…passiamo rapidamente da una temperatura gradevole ad una invernale…siamo oltretutto in ombra e sudati …che freddo…
in ogni caso proseguiamo verso ovest in direzione della cima del Pordoi, sempre in ombra prima di scorgere nuovamente il sole…che almeno rende la temperatura meno rigida…il vento invece…è sempre forte ! finalmente la visuale , che prima era ostruita dalle bastionate del Pordoi, si apre a est, ci fermiamo ad ammirare lo spettacolo e scatto una foto con il Pelmo , il Duranno, e la Luna…SPETTACOLOSO !!!
finalmente scorgiamo la stazione di arrivo del Rifugio Maria, qualche ometto di pietra ci detta la via da seguire, sprofondiamo ad ogni passo di circa 50 centimetri , ma questo oltre la fatica forse è un bene, lo sforzo ci tiene caldi, speriamo infatti di ripararci nel versante del rifugio che non e’ sferzato dai venti… ( avremo fortuna, sul versante ad ovest siamo riparati e riusciamo a riposarci per bene )
a tramonto concluso…decidiamo subito di scendere…prima che l’oscurità prenda il sopravvento…le orme sono già state cancellate da vento…è vero che la discesa risulta facile… ma è altre sì vero che non vogliamo scherzare con il freddo…la temperatura è già scesa ben oltre sotto lo zero ( orologio segna -6° senza considerare il vento forte )
siamo stanchi …e molto… una luce meravigliosa ci ha accompagnato e ripagato delle fatiche della salita….ci basta così…la discesa risulta facile…anche se arriviamo alla forcella all’imbrunire…da qui arriviamo all’auto con le frontali verso le 19:30.. contenti… anche questa è andata…grande giornata grande luce…non potevamo chiedere di meglio per questo ritorno fotografico in quota.La luce autunnale ed invernale non delude mai…regala sempre le condizioni migliori per fare foto…di contro….quanta fatica per guadagnarsi questi pochi minuti…costa sempre molto…sia in termini di impegno fisico che psicologico nel resistere agli elementi…