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Esisterà mai una via di roccia con grado di difficoltà non elevato , in parte chiodata , su roccia solida , con soste sicure , non troppo lunga e in ambiente meraviglioso ? è la domanda per eccellenza che molti alpinisti in erba si fanno quando cominciano ad affacciarsi al magico mondo dell’arrampicata in ambiente , soprattutto è una domanda quasi impossibile da rispondere in modo affermativo… QUASI , si perché esistono vie adatte al neofita che cerca di approcciarsi a questa nuova dimensione verticale … sono poche certo, ma ci sono ! una di queste è la Corsi/Chiandussi al Paracarro.

Siamo sulla meravigliosa cornice naturale dei Cadini di Misurina, luogo incantato caratterizzato da guglie e forme di roccia slanciate e torri affascinanti , a pochi passi da Misurina, dove si può trovare la pace dei sensi in un luogo appartato , meno frequentato rispetto ai molti altri che si possono raggiungere dal famoso lago ( Lavaredo , monte Piana , Sorapiss per elencarne alcuni ) …

Oggi il mio compagno di arrampicata sarà mio fratello Giovanni , che sebbene abbia provato diverse volte a scalare in falesia su mono tiri semplici, vuole sperimentare l’esperienza di una via a più tiri ed in ambiente alpino. Quale occasione migliore per salire questa via che avevo adocchiato negli anni proprio se mi fosse presentata l’occasione di salire con un compagno alle prime armi ? si Parte !!!

Siamo quindi di buon ora al lago di Misurina e salendo in direzione del casello per raggiungere il rif. Auronzo, prima del lago Antorno, ci si ferma presso un piccolo parcheggio sulla destra con indicazioni per il rifugio Fonda Savio…qui si lascia l’auto per iniziare l’avvicinamento… Arriviamo al parcheggio alle 6:00, con noi nei paraggi ci sono solo altri climbers che si preparano per la giornata che verrà, l’atmosfera ad ogni modo è fiabesca, le nubi basse insistono sul lago poco sotto di noi , siamo oltre a questo manto bianco e sopra il cielo è limpido, terso , anche se sappiamo da previsioni meteo che è una calma apparente, nel pomeriggio l’instabilità meteo la farà da padrone….anche per questo motivo ho scelto di scalare questa via, oltre alla facilità è una via abbastanza breve ottima infatti per le giornate incerte !

atmosfere spettacolari poco dopo la partenza dal parcheggio , a sinistra il i Cristallino di Misurina a destra la Croda Rossa d’Ampezzo

Il sentiero da imboccare è il numero 115 che porta appunto al rifugio Fonda Savio ( circa 500 metri di dislivello positivo dal parcheggio ) che risale inizialmente il bosco e che poi lascia spazio a mughi e ghiaioni , lo stesso ti consente di entrare in una valle circondato da pareti rocciose più o meno alte… nel frattempo il panorama si apre di pari passo all’aumentare della quota…

in salita verso la valle incantata

Prima del traverso finale che consente di guadagnare la terrazza panoramica del rifugio decidiamo di deviare per prati e roccette verso l’attacco della via… siamo in perfetta tabella di marcia e con calma ci portiamo sotto le pareti in direzione del Paracarro , un tozzo e basso torrione che sorge poco prima della forcella del diavolo…

sguardo al Paracarro ( il tozzo torrione al centro della foto )

Dopo qualche passo atletico siamo pronti alla base della parete ! ci prepariamo…si parte per il primo dei 5 tiri , mio fratello mi fa sicura , io parto e scalo velocemente un diedro verso destra ( qualche spit in loco ) per poi deviare a sinistra seguendo una paretina con grandi appigli ! arrivo in sosta sotto ad una parete gialla…poco dopo mio fratello parte , e mi raggiunge in sosta…

sul primo tiro della via

Il secondo tiro della via si svolge sempre su parete inizialmente appigliata e verticale per poi salire sulla stessa che diventa appoggiata fino a raggiungere la sosta…nulla di particolarmente difficoltoso, ci sono parecchi chiodi e il neofita si può divertire a integrare con protezioni veloci quali dadi e friends sulle numerose fessure.

su facile secondo tiro , mio fratello sta per raggiungermi in sosta.

Appena mio fratello arriva in sosta ci prepariamo per il terzo tiro, un traverso abbastanza aereo che regala un pizzico di suggestione, comunque sempre ben protetto con cordoni e chiodi, dalla sosta si procede a destra seguendo un percorso non obbligato , tenendo come direzione un piccolo avancorpo leggermente strapiombante della parete, lo si approccia da sotto e in verticale con ottime prese su roccia meravigliosa lo si sale in tutta scioltezza…il passaggio è molto bello e aereo , sopratutto non supera il 3° + di grado…molto semplice…dopo circa un metro dal superamento si trova la sosta su anello cementato e ci si ferma…

Un pò preoccupato mio fratello inizia il traverso per raggiungermi in sosta , ma dopo aver capito che il passaggio sarà abbastanza agevole lo scala tranquillamente e raggiungendomi si assicura con me all’anello. Ci prendiamo una pausa …ci gustiamo il panorama , sulle cime circostanti dei Cadini e sui versanti sud delle tre cime che da qui assumono un aspetto inusuale…dopo circa 15 minuti di pausa , ricominciamo l’ascesa, che porta sempre in verticale dapprima alla sosta 4 ed infine in cima alla torre !

io poco prima del passaggio atletico ©Giovanni Berto
mio fratello dopo il traverso si appresta a percorrere il passo atletico

Dalla cima facciamo qualche foto e mangiamo una barretta , la discesa è abbastanza semplice ma da non sottovalutare ( come sempre in montagna del resto) . Ci si sposta in discesa verso sud ( in direzione della forcella ) per traccia marcata fino a trovare un anello cementato che si utilizzerà per la discesa in corda doppia da 25 metri circa. La sosta è solidissima, ma ci prendiamo un pò di tempo per controllare le procedure per fare tutto in sicurezza , dopotutto è la prima discesa in doppia di mio fratello…. controllo che abbia tutto in ordine e poi con calma ( è un pò di normale preoccupazione 😀 ) comincia a scendere… poco dopo tocca nuovamente terra e mi da il via… la corda è libera…

Mi preparo e dopo aver controllato un paio di volte nodi e procedure parto per la discesa…che risulta bella aerea con un salto verticale di circa 20 metri…bel battesimo per Giovanni 🙂

in discesa !

Siamo finalmente fuori dai pericoli e cominciamo la discesa sul sentiero, nel frattempo come preannunciato la meteo peggiora vistosamente, dei nuvoloni minacciosi e qualche tuono entrano in scena e noi siamo ben felici di esserne usciti, seguiamo in discesa quasi di corsa il sentiero , di fronte a noi vediamo un acquazzone che si sta avvicinando quindi dobbiamo fare in fretta…arriviamo per fortuna al parcheggio di partenza giusti in tempo prima che cominci a piovere in modo insistente…

stormy weather in coming !

Ebbene una mezza giornata intensa e divertente si conclude dopo aver percorso una via bella e semplice che si può affrontare senza ansie e preoccupazioni…una piacevole scoperta…che consiglio veramente !

Alle prossime avventure verticali !

A N D R E A

P.S. Per la relazione consiglio questa guida : IV grado e più – DOLOMITI ORIENTALI – parte 2 , se voleste in ogni caso dare un occhio al tracciato della via cliccate sul seguente LINK